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Tutti a scuola....

13/09/2021 di Silvia Morghen

Buongiorno a tutti,
e ben trovati.
Ebbene sì, oggi è arrivato il 1° giorno di scuola e tutti gli alunni, grandi e piccoli, almeno nella maggior parte delle Regioni d'Italia, sono tornati in classe.
Sarà che ultimamente mi sto interessando all'insegnamento, è da questo che purtroppo, con la pandemia di mezzo, è diventato una sorta di evento che voglio sviluppare una riflessione oggi.

Devo senz'altro ringraziare un nuovo video di Sibilla Iacopini, dal titolo 'La formazione del narcisista' che ho visto e ascoltato con attenzione, e che ovviamento consiglio di guardare alla fine di queste righe.
Le parole ed i concetti sono chiari e lineari, che è pure un piacere seguirlo....e potrebbe anche passare, di primo e superficiale acchitto, come un argomento giustificatorio e assolutorio, per quelle povere anime che hanno perso tutto un filo di vita sana e di emozioni e sentimenti, i narcisi, che stiamo continuando a conoscere insieme.....
Ma quello che ne è venuto fuori per me è davvero tutt'altro : soprattutto ribadisco come mi appaia assolutamente controintuitivo e innaturale fare agli altri quello che è stato fatto a te...., propinare a qualcuno una cosa spiacevole e non carina che qualcuno ti ha fatto vivere e provare.
Come dice Sibilla, tutti i traumi e/o le patologie partono da qualcosa che abbiamo vissuto e subito, in genere difficilmente saltano fuori così da soli : la differenza la facciamo sempre noi.
Con la sensibilità, l'attenzione e la cura.....
Con la forza, il coraggio, la tenacia.....
A volte con la pazienza che ci diamo per capire e mettere a fuoco fatti e persone; a volte per individuare quale sarà la nostra risposta, la nostra reazione di fronte a quanto è accaduto...
E quello che, pensando alle mie esperienze, mi torna sempre in mente, sono dei valori veri che si sono fatti sentire chiari e forti quando è servito, insieme a quella vocina da 'grillo parlante' che, ve lo giuro sui Beatles, sono sinceramente convinta abbiamo un po' tutti quanti noi, e che dovremmo chiamare con il termine 'moderno' di intuito : da non prendere a sassate, come ha fatto Pinocchio, che poi se ne è pentito, e con la quale imparare a dialogare.....
Perché anche qui, anche in questo caso, non siamo in preda ad una lotta con un destino già scritto, ma non siamo neanche alla ricerca di un altro pifferaio magico da seguire acriticamente senza metterci del nostro : quello, almeno io credo, che ci aiuta e ci serve davvero è avere un dialogo, e non solo con gli altri, e non solo per stare in mezzo alle 'cose' e alla gente, ma soprattutto un dialogo con noi stessi, con le nostre esigenze, le nostre domande, a volte fin troppo chiare a volte fin troppo, per questo, impertinenti....
E proprio per questo preziose.....
In certe situazioni possiamo esserci trovati TUTTI : è come ne usciamo, che cosa siamo in grado di creare dopo che farà sempre la differenza.....
Non sembra così anche a voi ?
Ora vi lascio con il video di oggi : vi aspetto qui, per sapere le vostre impressioni e anche, perché no, le vostre domande impertinenti 😜






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Essere oggettivi....per non essere oggetti

08/09/2021 di Silvia Morghen

Ciao ragazzi,
e ben trovati.
Anche quest'anno, come Tilla, ci sono riuscita.
Nei mesi di Luglio e Agosto ho racimolato un po' di tempo, anche se spesso a discapito del sonno, per leggere, tutto d'un fiato, un numero onorevole di libri e di pagine macinate....
Quota 15 ampiamente superata, mi preoccupa solo il fatto di averli impilati uno sull'altro in un vano sulla scalinata principale di casa che uso più volte al giorno e di poterli veder crollare immancabilmente passandoci troppo vicino o grazie al felpato intervento della mia gatta Penelope!!!!
La lettura, ancora più della scrittura, ha un effetto magico per me : mette sempre in moto il mindset, letteralmente mentalità, di riflessione e di crescita....e nonostante l'età, non mi fa passare mai la voglia di apprendere e scoprire cose nuove....che bello che è, una risorsa semplice e potente al tempo stesso.
Un 'apprendimento' ormai datato e consolidato, che ormai mi porto dietro con ragionevole noncuranza, è che, a dispetto di un racconto collettivo che sta a poco a poco assumendo i caratteri dell'irrazionale dogmaticità che non ci aiuta proprio, vorrebbe che fosse tutto, ma proprio tutto tutto, estremamente relativo, ma soprattutto che vorrebbe spingerci sul precipizio forse senza ritorno della convinzione ceca e bara che un'oggettività non esista e non possa esistere.
ImmagineMuovendomi da molto tempo per lavoro in una comunità in qualche modo 'scientifica' e avendo fin da piccola dimostrato un interesse genuino per la scienza, il suo approccio ai fatti, anche quelli personali, e al progresso continuo di scoperte, conoscenze ed invenzioni, non c'è niente da fare : conosco sì la Legge della relatività, di einstainiana memoria...ma non credo che sia tutto, ma proprio tutto tutto relativo...e non credo soprattutto che il contrasto continuo tra opinioni, spesso dogmatiche e sterili, l'un contro l'altra armate, senza possibilità di confronto e riflessione, sia qualche cosa che ci aiuti e ci accresca.....
Se pensiamo ad esempio alle interazioni sui social, tali confronti relativisticamente caricati a pallettoni, generano distanza, estraniazione e quel fenomeno molto complicato della 'polarizzazione' delle opinioni e della creazione di bolle o sacche di conoscenza, in cui siamo destinati ad entrare in contatto solo con chi la 'pensa', o meglio la digita, come noi e a non portare comunque avanti un sano ragionamento di senso compiuto....
Se invece ci spostiamo nell'ambito delle relazioni complicate e tossiche, quali ad esempio quelle con le persone narcisiste, questo aspetto rasenta il carattere del conflitto aperto o sempre in agguato, strisciante, presente ed insidioso, e comunque della contrapposizione strumentale ed aggressiva.....oltremodo inutile, visto che il nostro 'caro' interlocutore appunto caro ci costa in termini di perdita di tempo, energie sprecate e sconsideratamente strumentalizzate, per sentirsi forte, per sentirsi vincente...per sentirsi anche solo immoderatamente fastidioso, e con ciò sentirsi ok.....
Beh, se posso dirvi l'aspetto che, fuor di dubbio, mi ha sempre 'salvata' dal vortice delle sensazioni complicate e perverse che queste persone provocano e intendono provocare, è sempre stato questo aspetto, anzi questi due : un atomico mindset di crescita, a volte, lo ammetto stessa io, un bel po' impegnativo, ma sempre sempre corroborante, e una coscienza, mai dogmatica e calata dall'alto, che l'oggettività esiste....
Che non sia possibile riempire i discorsi di fandonie o comunque posizioni, discettazioni, profusioni di parole a volte solo sterili a volte pure grandemente confuse, e essere convinti che, in nome de 'sta relatività da due soldi spicci, l'altra persona si beva tutto e abbocchi alla qualunque....
Che non ci sia molto di costruttivo ma anche di piacevole nell'abbracciare (o meglio strattonare a bella posta) posizioni divergenti allo scopo continuo di prendersi ragioni inesistenti e di fiaccare lo scambio e le riflessioni comuni....
Che questo tipo di scenari non facciano proprio per me...
In questo, lo ammetto, non mi vergogno affatto : sono la persona meno capace di puntare i piedi su concezioni proprie preconcette e preferisco alzarmi nel volo della ricerca di un senso, leggero o profondo dipende e cambia, di volta in volta, a seconda del tema che si affronta, e del contatto costante con una certa qual dose di oggettività.
Perché l'oggettività esiste....e ci conviene senzaltramente sviluppare con lei una nostra sana confidenza, se non vogliamo rischiare di diventare solo degli oggetti, nelle manine sadiche del conflittuale di turno, per il quale riflettere, come partire, è un po' morire...discutere, come gioire, è l'unica scarica di vita, se questa è vita, di cui si nutre costantemente.....

Vi lascio in compagnia della bella e brava Sibilla Iacopini che, con il suo solito piglio, mai banale mai noioso, ci accompagna in questo nuovo racconto che, come è utile, ci può coinvolgere direttamente ed in prima persona, nella scelta se farsi trascinare in discussioni sterili e distruttive o scegliere per il nostro tempo e la nostra anima, energie più sane, più vere, più realmente, oggettivamente, fantasticamente coinvolgenti....

Video di Sibilla Iacopini 'L'oggettività esiste'...checché se ne dica

Pin di Mafalda Lascia correre




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Un guscio vuoto che fa rumore....

01/09/2021 di Silvia Morghen

Buongiorno a tutti,
e ben trovati.....
Per lavoro devo 'usare' molto la testa e il mio rapporto con la tecnologia e con il computer è costante e quotidiano.
Una delle tecniche più utilizzate di frequente è sicuramente il famoso 'copia e incolla'.....che va benissimo quando si ha la necessità di riportare fedelmente un dato da un prospetto ad un altro senza compiere errori, e nessuno lo può contestare.
Ovviamente, però, anche nel mio lavoro ci sono frangenti in cui il copia-incolla=appropriazione indebita di materiale o opere altrui non solo non è ben visto....ma attira, e giustamente, il più ampio discredito in chi lo dovesse compiere.
Ben diverso, e questo succede anche in altri campi, ad esempio il giornalismo, è quando si fa ricorso al c.d. virgolettato : quando cioè si cita, testuali parole, riportate appunto tra le virgolette, quanto detto da qualcuno, attribuendo a lui o lei e non a noi la tal frase o il tal concetto.
ImmagineOra, con i narcisisti di turno, è tutto complicato : il copia e incolla è una pratica predatoria quotidiana, di cui spesso sembrano non avere neanche una piena e chiara coscienza....
Intanto va detto che una cosa è dire e una cosa è fare : saper far corrispondere le nostre azioni e le nostre convinzioni più profonde a quello che abbiamo proferito a voce tanto per .... difficilmente riesce, se il motivo che ci ha portato a sostenere certe posizioni è puramente di facciata, anche se non siamo narcisisti e non siamo quindi mossi da motivazioni manipolatorie.
Ma poi le persone troppo concentrate su se stesse da un lato perdono il contatto con la realtà, anche la propria, e dall'altro vivono nella costante esigenza di convincere non solo gli altri ma soprattutto se stessi che quell'immagine iperidealizzata esista per davvero......
Un termine che spiega, poi, quelle che sono le conseguenze più tossiche di un tale modo di essere e di proporsi e muoversi in mezzo agli altri, intriso di mancanza di empatia reale e capacità di provare sentimenti reali, profondi e sinceri, è l'immagine di un guscio vuoto...peraltro pure crepato di qua e di là......
In mezzo a questa pantomima tossica, questa recita all'infinito e senza senso, ci finiamo, vuoi o non vuoi, sempre noi......finiamo nell'ingranaggio della c.d. dissonanza cognitiva : fatti, cose, aneddoti che vengono presentati sempre in una chiave completamente lontana dalla loro effettiva reale essenza.
E' inutile che vi sottolinei il mio personale punto di vista, e cioè che starci in mezzo non è certo cosa buona.....
Il buono è però che, a prestare un minimo di attenzione, gusci vuoti, dissonanze e note stonate si riescono, a volte anche tanto agilmente, a individuare e riconoscere, soprattutto se non ci lasciamo confondere e ci affidiamo alla nostra arma segreta : l'intuito, ricordate ???
Immagino proprio di sì.
E allora non mi resta che lasciarvi ad un nuovo video di Valentina Poletti che proprio di intuito e di dissonanza cognitiva ci parla oggi....






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Proiezioni 'oniriche' e sei tanato.....

31/08/2021 di Silvia Morghen

Buongiorno ragazzi,
e ben trovati.
Oggi ho scelto di vedere insieme un video abbastanza lungo ma devo dirvi molto prezioso ed interessante, anche al di fuori di quei bislacchi rapporti con i narcisisti.
Valentina Poletti, ormai avete iniziato a conoscerla ed apprezzarla anche voi, parla, con parole chiare e con il suo tono sempre tranquillo e pacato, di due armi tossiche che dovremmo imparare tutti a ad eliminare dalla nostra vita quotidiana, perché bene non fanno e rischiano di allontanarci da quello che siamo veramente e da quelli che sono i nostri più profondi desideri, le nostre più importanti aspirazioni....
ImmagineEsiste un meccanismo che possiamo essere portati ad utilizzare tutti :
la proiezione.....
Quando qualcosa non va, non ci piace, sentiamo un disagio, un disappunto profondo, un malessere che non riusciamo a comprendere facilmente, il rischio può essere che, come magari abbiamo visto fare da altri, anziché metterci ad ascoltare quello che ci accade e provare a capire come ci sentiamo e soprattutto quale sia la cosa che possiamo fare per affrontare una situazione in cui non stiamo bene, cerchiamo attorno a noi ipotetici soggetti che risultino responsabili....di un qualcosa a cui non sappiamo neanche associare un nome, attribuire un significato......
Quello che probabilmente dovremmo fare è andare a vedere, cercare di capire : sì insomma, riflettere......
E invece, visto che magari non sappiamo da 'cosa' partire, ci rifugiamo nella ricerca della 'pistola fumante' e dell'untore di turno......
Ok, va bene, diciamo che capisco : però a me, se non la prima, la seconda cosa che mi viene in mente è che io posso intervenire 'solo' su di me, sull'attenzione a quello che sento e che provo, e sull'atteggiamento attraverso il quale affrontare qualcosa che non mi piace o che non riesco a capire o con cui non mi sono ancora confrontata in maniera profonda....
Per quanto ritenga che sia sempre bene avere idee chiare di fronte alle cose, non penso proprio che nella vita una soluzione che abbia davvero un senso possa mai essere quella di sfornare atteggiamenti tagliati con l'accetta che poi si risolvono soltanto nel dire che l'altro, chiunque sia, sia sporco brutto e cattivo e, dopo questo, sentirmi meglio o pensare di aver raggiunto chissà quale 'illuminazione'....
'Forse' potrebbe avere più senso per me dirmi : 'questa cosa posso prenderla in un altro verso.....con questa persona posso provare a ragionare.....questa situazione per me non va bene e non mi interessa.....'.
E' in questo modo che posso essere protagonista e presente a me stessa e assumermi le responsabilità e l'impegno di ciò che è meglio per la mia vita e per la mia felicità.....
E soprattutto, starmi a lamentare senza fare......no, non mi sembra 'sta gran cosa da fare.....

La proiezione, come dico nel mio libro, è per i narcisisti, una forma sottile e perversa sia di attacco sia di difesa.....è un armamentario che non manca mai nella quotidianità di persone che non hanno mai alcuna intenzione di affrontare se stessi per quello che sono davvero, e di assumersi la responsabilità (intesa anche come possibilità di scegliere, capacità di decidere e di essere veri protagonisti) delle proprie mancanze e delle proprie azioni......
Per chi si trova dall'altra parte, è un fuoco a senso unico di bugie e di cose non vere, dette tra l'altro spesso o con un'aggressività senza pari o con un distacco altrettanto assurdo.....il tutto poi condito, tanto per non farci mancare niente, da.......bravi....proprio così : da un fiume di parole che sembra non voler finire mai, come il gioco delle tre carte più becero possibile o quella intenzione, come si direbbe a Roma, di buttare tutto in caciara, tentando di non fare capire nulla al povero interlocutore di turno......
Sì, ragazzi miei, sappiatelo, così ci scherziamo un po' sopra : a volte i narcisisti ci prendono per sfinimento, tutto lì.....
Noi ci abbiamo tutta una bella serie di cose da fare, e loro, invece, c'hanno tanto tempo da perdere in precisazioni e disquisizioni, snocciolamenti di insipienti questioni di lana caprina, con condimento occasionale di veri e propri capricci da duenni sconsolati, che noi.......ch'amma fa'?????......Abbozziamo......
E questa purtroppo è la strada che oltre a poter fare di noi dei complici insospettabili....consegna a queste pratiche insulse ed inutili la patente di accettabilità......
Quando poi alla proiezione si uniscono, come compagni di merende, il saltare di palo in frasca e la c.d. deviazione........sì, lallero......si mette in scena la tragicommedia dell'assurdo......

Se posso permettermi di darvi un consiglio, credo che nella vita di tutti i giorni sia sempre bene sapersi guardare allo specchio e non aspettare che siano gli altri o gli errori che commettiamo a farci prendere atto di chi siamo davvero e di quali siano le nostre responsabilità : e così pensando e così facendo la nostra vita si 'vive', le cose si sentono, i problemi e le contrarietà non si accumulano per troppo tempo fino a quando poi finiscono per scoppiarci in faccia o diventare macigni.....
E sempre in questo modo, quando ci arriva davanti qualcuno che ci scaraventa addosso le sue proiezioni oniriche da....peperonata rimposta con violenza.....beh, che volete che succeda ?
Che capiamo che quella scena che ci viene propinata è soltanto una recita anche noiosa ed inopportuna : qualcosa che con un piacevole ed equilibrato 'scambio di idee', di emozioni, e di sentimenti, NULLA ha a che fare.......

Ora lasciamo il giusto spazio a Valentina.......e come direbbe quello : meditate gente, e non proiettate 🤭








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Divide et impera

27/08/2021 di Silvia Morghen

Ciao a tutti,
e ben trovati.
Oggi devo dire che è stata proprio una bella giornata, una di quelle in cui ho fatto molte cose e sono andate tutte per il giusto verso.
Complice un sorriso che mi sono stampata sulla faccia questa mattina appena sveglia, un bel sole che mi ha fatto compagnia per tutte le ore, malgrado lo abbia ammirato solo dalla finestra, e soprattutto un senso di tranquillità e di pace che mi sono tenuti accanto mentre facevo cose e affrontavo il lavoro.....
Per me, non c'è dubbio, i giorni dovrebbero essere sempre così, con la giusta dose di voglia di fare e la giusta dose di serenità....
E' per questo che da tempo, da tanto tempo ormai, per fortuna, cerco di dar buca a quelle situazioni di contrasto, soprattutto quelle che poi si rivelano come inutili fonti solo di contrapposizione e malumore, che nulla aggiungerebbero alla mia giornata e alla mia vita, quando la persona che sta dall'altra parta mostra, chiaramente o di non aver alcuna voglia di confronto o di ragionare insieme o forse, meschinella, non possiede e non 'pratica' fino in fondo gli strumenti per farlo.
Ciononostante, debbo comunque dire, che le mie riflessioni le faccio comunque : quello che non amo è litigare tanto per, non provare comunque a capire la situazione che vede coinvolta, oltre a me, un'altra persona, un'altra esigenza.
ImmagineOvviamente, e purtroppo devo dirlo ancora una volta per esperienza diretta, quando si imbatte in un o una narcisista, la tensione corre sul filo, il contrasto non solo è sempre alla porta, ma viene dilatato, cavalcato, alimentato e creato di sana pianta.....
La discussione diventa un teatrino ridicolo al solo scopo di inscenare un dramma, attribuire colpe, sottintendere offese, esasperare gli animi, giustificare fughe.....
E non è altro che un gioco, non è un incontro per conoscersi e riconoscersi, per capirsi e confrontarsi, magari un gioco di scacchi, a volte un gioco al gatto e al topo, altre un gioco al massacro.....
Già questo da solo motiva il fatto di non avere un rapporto con queste persone; proprio questo mi ha spinto a parlarne con voi, perché il rischio è che questa conflittualità endemica, cioè talmente connaturata con i rapporti patologici, venga confusa per un modo solo un tantinello conflittuale ma magari addirittura 'apprezzabile' e che tracimi, dalla pozza di stantio e di inutilità in cui si muove, per essere condivisa in altri ambiti, quello del lavoro ad esempio, e in altri rapporti, quelli davvero di amore e ricerca di felicità, portando con sé la sua capacità naturale di distruggere e confondere carte in tavola e cose importanti.....
Per una persona narcisista, il contrasto è qualcosa che non manca MAI....
E', come il brocardo latino divide et impera, dividi così dominerai, alla base della quotidianità di persone che non solo a confronto con gli altri, ma che al cospetto di se stessi, non sono proprio capaci di mettersi.
E' come se andassero in crisi, in una crisi che non hanno mai affrontato, e tanto tempo da quando erano piccoli ad oggi ne hanno avuto, ma non hanno alcuna intenzione di prenderla in considerazione : la inquadrano solo come una sorta di lesa maestà, che presterebbe troppo il fianco alla evenienza, tutt'altro che remota, e in qualche parte dentro di loro ne hanno una vaga coscienza, che l'immagine che si sono attribuiti, che hanno scelto di appiopparsi, possa crollare, sotto il peso della realtà, come quel semplicistico e puerile castello di carte che hanno scelto come passaporto nella loro esistenza....
Per dirla con termini di attualità, non un Green pass con valenza europea, ma un Black hole pass che tutto risucchia e tutto distrugge....

Vi lascio ad un video dello psicoterapeuta Roberto Ruga che con parole chiare e nitide, e con riflessioni e punteggiamenti su aspetti e stati d'animo che potremmo non essere in grado di capire appieno perché non conosciuti, ci tratteggia il gusto per il contrasto del narcisista patologico, e quella necessità straniante per il dominio e l'abbattere l'altro, che trovano ampio spazio nei modi e nei tempi della sua finta seduzione, che rappresentano per lui gli elementi continui di una falsa narrazione che con l'amore, l'incontro, il rispetto e la ricerca di 'qualcosa' non hanno nulla a che vedere.






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